Apre la mostra di Cordio nell’ex Abbazia di Montecristo
E’ pronta ad aprire al pubblica domenica 11 luglio, nel suggestivo complesso dell’Ex Abbazia Montecristo di Todi – oggi sede dell’Istituto Agrario di Todi – la mostra di Nino Cordio (1937-2000) “L’opera d’arte più preziosa è la Natura”, a cura di Arianna Bettarelli. Rimarrà aperta fino al 13 agosto.
Composto da una sessantina di opere, il percorso espositivo inizia presso il chiostro interno per poi proseguire nell’ex chiesa dell’Ascensione del Redentore (1248) e terminare nell’attuale sala insegnanti, la più esterna del complesso. La selezione delle opere – quasi per la totalità affreschi, salvo una scultura in bronzo – nasce dalla volontà di celebrare l’artista trapanese che iniziò a sperimentare proprio nel territorio umbro la tecnica ad affresco. È infatti alla fine degli anni Ottanta che Cordio decise di trasferirsi nelle campagne tra Collelungo di Baschi e Todi per sfuggire al caos della Capitale, dove era docente e già artista affermato, e vivere in luoghi ameni e incontaminati. Il ritorno alla terra e alla Natura è da sempre stato infatti il suo messaggio, sia artistico che politico di uomo coinvolto in battaglie per la salvaguardia dell’ambiente: celebre, in tal senso, quella contro la costruzione di una segheria vicino al fiume Chiugena, in Umbria.
La mostra è dunque una celebrazione non soltanto della sua produzione artistica ma anche del suo impegno sociale che trova tangenza d’intenti con l’istituto agrario di Todi, da sempreimpegnato alla formazione di giovani generazioni a contatto diretto con la terra, per la sua cura, per la produzione di prodotti di qualità nel rispetto della Natura e della dignità del lavoro agricolo. L’eccezionalità dell’evento, ossia la prima esposizione artistica all’interno della Scuola Agraria, risponde di rimando alla volontà di valorizzare l’ente ospitante e la sua antica e preziosa sede.
L’attualità del messaggio di Cordio coniugata alla potenza dell’arte che invade gli spazi storici del quotidiano, della didattica, della formazione, in sintesi della crescita, costituiscono la perfetta risposta al periodo pandemico.