PROGETTO SULLA COLTIVAZIONE DEL MAIS ESEGUITO NELLA NOSTRA AZIENDA AGRARIA
Il campo demo situato in località Pian di Porto di Todi, nell’azienda agraria dell’Istituto, è composto da 5 diversi ibridi di mais provenienti dalla genetica Dekalb, una novità della ricerca genetica eseguita sul mais nell’ambito della classe FAO 500 (125 giorni circa per il raggiungimento della maturazione della varietà), che rappresenta la classe più adatta per la produzione di granella di mais nella zona di Todi.
Il progetto consiste nel confrontare 5 ibridi diversi di mais forniti dall’azienda Bayer per valutare la
loro adattabilità sull’areale di coltivazione (terreno – clima ecc. ) del nostro istituto agrario.
La tecnica agronomica prevede l’utilizzo dell’erbicida di pre-emergenza del mais Adengo Xtra, la sarchiatura e la concomitante stesura della manichetta per la successiva irrigazione a goccia con l’ala leggera T-Tape, che ci consentirà un notevole risparmio idrico.
Saranno effettuati periodicamente dei rilievi in campo e dei monitoraggi grazie all’ausilio della piattaforma digitale Fieldview.
I rilievi riguarderanno il vigore di partenza, l’altezza della spiga e della pianta, l’allettamento, i marciumi dello stocco e lo stroncamento del fusto.
Fondamentali per la didattica saranno la mappatura delle attività di semina e il monitoraggio dello stato dell’appezzamento grazie all’ausilio delle mappe satellitari elaborate da Fieldview.
Saranno inoltre elaborati per ogni ibrido i dati di resa e di umidità, grazie all’utilizzo di una mietitrebbiatrice di ultima generazione in grado di produrre delle mappe di resa al momento dell’esecuzione della raccolta, le quali saranno trasferite automaticamente sulla piattaforma Fieldview.
Questo approccio ci consentirà una pronta analisi e valutazione dei dati ottenuti al termine del ciclo produttivo del mais che ci permetterà di capire qual è l’ibrido di mais più adatto al nostro areale.
I dati ottenuti saranno poi a disposizione di tutte le aziende agricole, così da poter illustrare le novità della ricerca genetica e la tecnica colturale adottata.
COME FUNZIONERA’ IL NOSTRO IMPIANTO DI MICROIRRIGAZIONE?
L’ala leggera T-Tape utilizzata per l’irrigazione risulta essere molto affidabile: larga sezione del labirinto turbolento, notevole resistenza aggiunta alla trazione dovuta al design esclusivo della cucitura e uscita espandibile in fenditura, capace di proteggere l’erogatore anche in sub-irrigazione Inoltre, l’impianto disporrà di un sistema integrato di filtrazione, controllo e automazione.
Il sistema di filtrazione tratterà fisicamente l’acqua di irrigazione per proteggere gli erogatori e garantire il loro corretto funzionamento durante la stagione. Le valvole di controllo forniranno l’acqua con pressione e portate idonee a seconda della progettazione dell’impianto.
L’integrazione di tutti i componenti descritti con l’automazione del sistema permetterà all’agricoltore di aumentare l’efficienza della gestione dell’impianto, il quale si comanderà tramite una App installata su cellulare o su PC. Ciò consentirà di risparmiare sui costi di mano d’opera, di individuare problemi di irrigazione in tempo reale e di monitorare con massima precisione i consumi idrici di ogni settore, ottenendo il miglior risultato con il minimo consumo di acqua.
In più con questo innovativo sistema d’irrigazione, al contrario dell’irrigazione per aspersione, sarà possibile eseguire la fertirrigazione, ovvero la somministrazione di fertilizzanti solubili in acqua che saranno prontamente disponibili alla pianta nel vero momento del bisogno. Questa pratica garantisce una notevole riduzione del volume di fertilizzante utilizzato, oltre a ridurre enormemente la disomogeneità di spandimento.
In ultimo, sarà possibile monitorare il sistema grazie all’applicazione Manna Irrigation, un DSS dell’azienda Rivulis (Decision Support System) che ci fornirà giornalmente immagini satellitari in alta risoluzione e un “consiglio irriguo”. L’applicazione infatti, collegata alla centralina di irrigazione, darà consigli irrigui in funzione all’andamento della coltura, prontamente monitorato dal satellite, e allo storico delle irrigazioni registrate nel Cloud Server.